martedì 14 ottobre 2008

Fatti bellunesi 2 - Convegno ecologista autocelebrativo

Convegno organizzato dal Comune di Belluno, lunedì in sala Auditorium, per mostrare a tutti quanto siamo bravi sui problemi ambientali. Siamo stati il “Comune riciclone” n.1 dell'anno scorso e siamo ai primi posti in un sacco di graduatorie fatte da Legambiente e da un'altra organizzazione che non ricordo. Questi scelgono alcuni indicatori, poi chiedono ai vari comuni di fornire loro le relative informazioni e fanno le classifiche con tanto di premi a quelli che, secondo loro, sono stati bravi e paternale per i cattivi. Sulla omogeneità e veridicità dei dati così come sulla congruità degli indicatori rispetto all'indagine che si vuole fare non ci sono notizie certe ma non ha nessuna importanza; l'importante è fare una classifica, dare qualche medaglia e riscuotere i contributi statali. Mi aspettavo una atmosfera festosa dato i grandi risultati ed invece era un mortuorio. E' stato imbarazzante, almeno per me e forse anche per Orso Grigio, vedere che non un solo cittadino bellunese partecipava ad un simile trionfo. Cerchiamo di capire il motivo a partire dal valore degli indicatori scelti per fare le varie graduatorie e sulla loro interpretazione. Prendiamo quelli sulla qualità dell'aria. La qualità dell'aria è buona e quindi questo significa, per ambientalisti ed amministratori, che si è ben governato il territorio. Un loro oppositore potrebbe dire, con altrettanta ragione, che l'aria è buona perchè siamo sottosviluppati, con poche industrie e pochi mezzi circolanti. Un osservatore neutro potrebbe sostenere, forse con maggiori argomenti, che la verità è nel mezzo; non abbiamo inquinato oltre il lecito ma, sicuramente, il fatto di essere in pochi in un territorio così vasto, ci permette risultati forse oltre i nostri meriti reali. Poi vi è il dato sui rifiuti. Produciamo molti meno rifiuti rispetto alla media nazionale e, nel conteggio, vi è anche la raccolta differenziata. Siamo sicuri, come sostengono gli ambientalisti, che sia un segno di buoni comportamenti individuali e di buona gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti? Se la chiave di lettura fosse che la quantità di rifiuti prodotti è un indicatore del tenore di vita si dovrebbe dedurre che i bellunesi si trovano in una fase di grave difficoltà economica oppure che smaltiscono i loro rifiuti attraverso canali diversi da quelli individuati dalle ricerche summenzionate. Meglio andare cauti prima di esaltarsi troppo per graduatorie che premiano, soprattutto, chi le produce. Poi vi è la questione dei costi. Secondo un noto quotidiano locale produciamo meno rifiuti rispetto la media nazionale ma spendiamo di più per smaltirli. Su questo punto, ad onore del vero, nulla è emerso dal convegno (almeno fino a quando sono stato presente) e non una cifra ho potuto reperire nella vasta mole di documenti distribuiti. Chissà perchè quello che spende la gente non deve essere un indicatore, come se un servizio fosse lo stesso sia che costi cento o cinquanta. Per il cittadino comune il costo di un servizio, accanto alla sua qualità, è un formidabile indicatore e, forse proprio per questo, i cittadini bellunesi non erano all'auditorium a gioire per i risultati. Ma lunedì doveva essere una festa per cui questi pensieri li ho tenuti per me e mi sono goduto lo spettacolo dell'assessore Colle (Comune di Belluno) e dell'assessore Pison (Provincia). Uno è di destra e l'altro di sinistra, uno dice che l'impianto del Maserot è inutile ed andrebbe chiuso e l'altro che invece costa poco e va sviluppato (anche se in realtà a me sembra che stia facendo esattamente il contrario), però, cosa straordinaria, sono entrambi d'accordo che tutto si risolve con la raccolta differenziata spinta. Forse è vero che maggioranza ed opposizione non si parlano ma, almeno in questo settore si scambiano sguardi amorevoli ad ogni occasione. Poi dicono che i convegni sono inutili.