lunedì 28 luglio 2008

Fatti bellunesi (1) - Diritti acquisiti

Il Comune di Belluno riduce di 10.000 euro il contributo annuale all'ISBREC (Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell'Età Contemporanea). La maggioranza sostiene che lo si è dovuto fare per garantire il servizio mensa scolastico, aspetto correlato con la cultura (mens sana in corpore sano), ma ha trascurato di spiegare perchè si è sforbiciato lì e non in altri capitoli di spesa. L'opposizione è indignata perchè la maggioranza di destra colpisce la cultura proprio dove sembra più evidente la caratterizzazione democratica di sinistra ma dimentica di indicare dove vanno reperiti i fondi per le mense. Il popolo è perplesso perchè tutti continuano a baruffare senza mai spiegare bene perchè si fa una scelta invece di un'altra. Intanto in Piemonte, dove evidentemente ci sono gli stessi problemi di liquidità, la Presidente della Regione (di sinistra) ha invitato gli operatori culturali a rivolgersi agli istituti di credito per le loro attività (gli istituti forniscono crediti agevolati e le istituzioni culturali promuovono, in qualche modo, le attività dei loro finanziatori). Ovviamente la destra è insorta per il grave attacco alla cultura.
Altro tormentone della settimana è la baruffa incrociata (maggioranza contro minoranza, maggioranza contro parte della stessa maggioranza, autisti, sindacati e Comune) sul passaggio del servizio di trasporto scolastico dalla Mobel (del Comune) a Dolomitibus. Pare che uno dei problemi sia legato al fatto che il trattamento (stipendio, ferie ecc.) dei lavoratori della Mobel sia migliore di quello erogato in Dolomitibus per lo stesso lavoro; motivo per cui i suddetti lavoratori sarebbero d'accordo sul trasferimento solo se mantenessero lo stesso livello di trattamento. In questo paese, dove evidentemente la furbizia ha soppiantato da tempo il buon senso, non si percepisce uno stipendio in base al lavoro svolto ma a seconda dell'ente da cui si è assunti se non, addirittura, dal momento in cui si è stati assunti. Poi, tanto per semplificare le cose e rendere più agevole la mobilità, si è inventato lo statuto dei “diritti acquisiti”, che non vuole dire niente ma funziona come un orologio. Se un lavoratore prende cento ha acquisito un diritto quasi permanente; se un altro fa lo stesso lavoro con un altro ente e prende duecento ha anche lui acquisito un diritto. Se mischiamo i due enti succede che l'unico diritto a valere (anche se non sta scritto da nessuna parte) è quello di chi ha il trattamento migliore. Ottimo sistema per ridurre i costi dei servizi. E' vero che, in generale, più si paga e meglio si viene serviti ed è anche giusto che chi lavora prenda un buon stipendio, ma ho sempre creduto che le società pubbliche dovessero produrre, oltre ad un buon servizio, anche economia per il cittadino e non il contrario. Qualche decisione sarà presa ma ben difficilmente, visto l'abituale tipo di informazione che filtra dal Palazzo, sapremo se sarà la migliore per i cittadini che, in compenso, potranno usufruire dell'unico”diritto acquisito” che hanno:brontolare senza disturbare troppo i manovratori.
Piero Balzan
pierobalzan.blogspot.com

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