martedì 17 febbraio 2009

L'Assessore Colle adesso esagera

Questa volta Colle (assessore all'ambiente a Belluno) ha proprio esagerato. Nella sua lunga esposizione sulla situazione dello smaltimento dei rifiuti nel nostro comune ne ha sparate talmente tante che è quasi impossibile rispondergli; mi limiterò alle enormità, al resto penseranno, in consiglio ed in commissione Celeste Balcon e Federica Toscano del Patto per Belluno.
Prima questione. Colle paragona Belluno a Rovigo e dice che a Rovigo, una famiglia di tre persone che vive in 100 mq, spende il 18% in più rispetto a Belluno. Intanto Colle, come chiunque altro, dovrebbe acquisire la buona abitudine di indicare da quali fonti tira fuori i dati, altrimenti non ci si capisce mai. I miei dati, come ampiamente illustrato, derivano, per l'argomento in questione, dal Dossier Rifiuti 2008 pubblicato da Cittadinanzattiva che ha utilizzato una ricerca di Legambiente; immagino sia lo stesso per lui visto che i parametri sono gli stessi. Vediamo allora chi dice la verità: nel documento si dice che la famiglia di Rovigo spende 232 euro all'anno mentre quella di Belluno ne spende 202. Sembrerebbe avere ragione Colle, infatti la famiglia di Rovigo spende il 15% (e non il 18%) più della nostra. Se Colle, però, si fosse preso la briga di considerare anche la tabella seguente (personalmente credo che non abbia guardato neanche la prima) si sarebbe accorto che la famiglia di Rovigo produce (e smaltisce) 2157 Kg/anno di rifiuti mentre quella bellunese ne produce (e smaltisce attraverso il servizio pubblico) 1143 Kg/anno per cui noi, per smaltire ogni chilo di rifiuto spendiamo 0,53 euro mentre a Rovigo il servizio costa 0,32 euro al chilo. Noi paghiamo, per ogni chilo di rifiuto smaltito il 64% più che a Rovigo. Chi paga di più? Noi che spendiamo 202 euro per 1143 Kg o Rovigo che ne spende 232 per 2157 Kg? Secondo Colle spendono di più i rovigoti! Che assurdità! Con questa logica se pagassimo 116 euro all'anno senza smaltire nemmeno un grammo di rifiuti, secondo Colle dovremmo essere contenti perchè spendiamo la metà di Rovigo. Poi, non contento di avere preso a calci la logica e la matematica, si avventura in un ragionamento ed affermazioni davvero singolari. Per lui Belluno ha costi maggiori perchè vi sono l'ospedale, scuole ed altri pubblici uffici, i centri commerciali e le aree artigianali e, sentite questa, una notevole presenza turistica, tutte voci queste che fanno aumentare il numero degli “abitanti equivalenti”. In parole povere: a Belluno siamo in 35.000 circa ma tutte queste presenze fanno come se fossimo 40 o 50mila. Due sole obiezioni. Se quello che dice Colle fosse vero, i rifiuti prodotti da tutta questa gente divisi per i 35.000 abitanti di Belluno, dovrebbero dare uno dei quantitativi di rifiuto prodotto pro capite più alto del Veneto mentre, chissà come mai, è di gran lunga il più basso. Ma questa è una cosa da poco, il vero problema è un altro. Secondo Colle, almeno stando a quello che scrive, l'ospedale civile ed il resto dei servizi rappresenterebbero un aggravio nel costo dello smaltimento dei nostri rifiuti. Cosa vuol dire? Che ogni cittadino bellunese paga anche per i rifiuti di tutte le presenze non bellunesi? Che la famosa tariffa di cui si riempie continuamente la bocca, tariffa per la quale ognuno dovrebbe pagare per i rifiuti che produce, per queste realtà non funziona (per la verità non funziona e non funzionerà per nessuno)? Oppure la verità è un'altra e cioè che la partita rifiuti è affrontata sul piano delle chiacchiere e degli slogan per cui non si arriva mai a nessuna conclusione. Bene, per quanto riguarda il Patto per Belluno, è ampiamente ora di finirla con questo andazzo per cui continueremo a presentare mozioni ed interrogazioni in consiglio finchè non avremo tutti i dati e finchè non apparirà chiaro che le scelte derivano dalla forza di numeri sulla cui attendibilità tutti concordano e non da vaghe chiacchiere.

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